Una sorgente estremamente vivace irrora il panorama culturale della città di Trento. Ormai da sette anni, il capoluogo trentino è animato dalla creatività e dalla passione di un nutrito gruppo di giovani studenti universitari, determinati ad ampliare gli orizzonti propri e altrui grazie a un ricco calendario di eventi: conferenze, spettacoli, cineforum, mostre fotografiche e laboratori teatrali guideranno i partecipanti nell’esplorazione di un tema delicato e carico di sfumature, spalancando innumerevoli finestre sulle sue tante prospettive.

La settima edizione dell’Uman Festival – così si chiama questa straordinaria rassegna di momenti e figure della cultura contemporanea – si terrà a Trento da lunedì 14 a domenica 20 ottobre. La parola-chiave intorno alla quale si dispiegherà il programma è “Scelte”: una nozione centrale nella comprensione di tutti i processi umani di costruzione e autorappresentazione, e ancor più nella pianificazione di quelli futuri.

 

 

Teatro Res 9 ha l’onore e il piacere di essere ospite attivo dell’Uman Festival in due momenti distinti. Mercoledì 16 ottobre, al Teatro Sanbàpolis, porteremo in scena la nostra rappresentazione di Harvey di Mary Chase, una commedia americana che racconta le singolari vicende del signor Dowd e del suo caro amico Harvey, un coniglio invisibile alto più di due metri: quando la sorella del primo, la signora Veta Simmons, decide di fa internare il fratello in una clinica psichiatrica, avvia una lunga serie di conseguenze impreviste che porteranno a esiti bel lontani dalle sue aspettative. Il giorno dopo, giovedì 17 ottobre, terremo al Collegio Clesio un laboratorio teatrale focalizzato sulle dinamiche sottese alla creazione di una macchietta teatrale, ossia di un personaggio mosso da sentimenti caricaturali ma ben radicati nella realtà: i partecipanti del nostro workshop, dal titolo Volti, ritmi e conigli invisibili, avranno così l’opportunità di riflettere sul tema del festival attraverso improvvisazioni e giochi teatrali, rivivendo le atmosfere dello spettacolo.

 

 

Poter essere partner di una realtà come l’Uman Festival ci rende orgogliosi e felici per più di una ragione. La possibilità di partecipare con una doppia proposta, spettacolo e workshop, non solo è una notevole prova di fiducia da parte degli organizzatori, ma anche un’occasione per dare concretezza alla nostra visione del teatro come un’esperienza profonda e coinvolgente, che va oltre il momento della messa in scena. Ma quel che forse emoziona di più è scoprirsi ancora una volta, in meno di due anni, all’interno di una rete di relazioni che irraggia tutto il Paese, unendoci a chi, come noi, lavora per costruire una cultura palpitante, trasversale e – al netto di ogni retorica – giovane.

 

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