composto e diretto da
Luca Orlandi

La poesia è il filo sottile che lega bellezza interiore e bellezza esteriore: perlomeno, questo è quello che sostiene Rossana. Ma Cristiano, il bel soldato che lei ama, è semianalfabeta; sarà Cyrano, poeta spadaccino dal lungo naso e innamorato inconfesso di Rossana, a tentare una soluzione, trasformando la poesia nell’architrave di uno dei più celebri inganni della cultura teatrale occidentale.

Adattamento e regia
Luca Orlandi

Assistenza alla regia
Alessio Luca Bartelloni

Direzione di scena e costumi
Nicole Fontana

Scene
Fratelli Cinquini Scenografie

Musiche e sonoro
Filippo Fantoni

Grafica e fotografia
Lorenzo Maffei & Alfredo Scorza

Con
Gabriele Dell’Innocenti • Cyrano de Bergerac
Eleonora Pucci •
Maddalena ‘Rossana’ Robin
Matteo Lombardi •
Cristiano de Neuvillette
Alessio Luca Bartelloni • Conte De Guiche
Alfredo Scorza • Le Bret
Filippo Fantoni • Marchese Valvert
Luca Orlandi • Montfleury


NOTE DI REGIA

Portare in scena questa storia senza sfociare in un sentimentalismo vaporoso e autocelebrativo è stato l’obiettivo primo del nostro adattamento. A livello formale, abbiamo cercato un compromesso tra la ricchezza espressiva del linguaggio originale e le esigenze del pubblico contemporaneo, abituato a un registro più realistico e meno magniloquente. Cyrano, per quanto fedele all’immagine tradizionale, è un giovane  adulto coetaneo di Cristiano (come lo era, sulla carta, anche nelle intenzioni di Rostand), anziché un signore maturo e visibilmente più attempato del suo assistito. La caratterizzazione dei personaggi ha tentato di  valorizzare tutti i ruoli, evitando di trasformare in autorevoli comparse le figure che orbitano intorno al protagonista. Nel complesso, ciò che volevamo far affiorare, soprattutto rispetto alle rappresentazioni tradizionali, è l’ironia delicata e profonda che si spande in tutta l’opera, e che offre, forse, la chiave di accesso più efficace al significato emotivo del testo.